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Mercoledì, 27 Gennaio 2016 17:51

Elisabetta Bibliotecaria Binaria

E' inappropriato parlare ai burocrati di cultura. Chiedere loro un interesse diretto, anche umano. Come discutere con Madre Teresa dei diritti d'autore nel cinema porno. Io ci provo. Sabato 28 novembre, a Bologna, alla biblioteca Ginzburg. Ho un appuntamento con la direttrice. E' minuscola, fa pensare a un animaletto. A un gattino no, diciamo a una faina. O forse a un criceto. Chi può dirlo? Intelligente però. In modo "binario". Come dividesse il mondo in "pappa" e "cacca". Irritato per quello in mezzo. Ma un passo alla volta. Perchè sono qui? 

"Stiamo prendendo l'intelligenza artificiale abbastanza seriamente?". Lo chiede Stephen Hawking, il genio paraplegico. Sull'Independent del 4 maggio 2014, poi ripreso da Repubblica. Gli risponde Bill Gates. Poi Elon Musk, un altro genio. Inventore della Tesla. Mi incuriosisco, studio. Ne ricavo un incontro pubblico. Che tengo al Ginzburg. Non la biblioteca, il circolo del comune di Modena. ( i dettagli sono QUI). Posso parlarne anche qui, a Bologna? Lo chiedo alla direttrice. 

Risposta testuale: "La Ginzburg dialoga con associazioni. Il nostro è un pubblico popolare". Fine. Al pensiero binario non si replica. Sono finito nella casella "cacca". Assieme ai venditori di contratti Enel e ai Testimoni di Geova. Che fare? Certo non si può colpirla, come le scimmiette del tiro a segno. E tanto meno investirla con la macchina. Sterzi un metro a destra e lei è sul terzo ramo, povera stella. E poi sono per il dialogo, davvero. Quindi... ricominciamo: "Elisabetta, 'pappa' non è. 'Cacca' neanche. E' la terza, santodio, la terza...".

Infine quel "popolare"... Che significa? Che non ci si può occupare di autori come Piero Angela? E perchè? E' una biblioteca per soli ritardati? E se fossimo più critici con i "criceti" e ricettivi con  i robot? 
Pubblicato in Volano gli Stracci
Domenica, 24 Gennaio 2016 14:03

Elon Musk

Grandi cose promette il 2016 per l'auto. Dopo cambiamenti di facciata e polvere. Due quelle fondamentali: la guida autonoma e il motore elettrico. E' del 13 Gennaio l'annuncio di Obama. Uno stanziamento pubblico di quattro miliardi di dollari. Che danno un segnale: la politica c'è. Poi, il motore elettrico. Sinonimo di Elon Musk e della sua "auto Tesla". Un cavallo di Troia che arriva dal futuro. Non per entrare nel mercato ma per trasformarlo. Come fu per i trattori nel 1950. Quando i pregi sui cavalli superarono i difetti. E i cavalli sparirono. Senza incentivi, un effetto domino dal basso. E la Tesla, oggi, è così. Si carica in casa. L'autonomia supera i quattrocento chilometri. Non ha quasi manutenzione, e vita quasi illimitata. Si compra on line, abolendo i concessionari. Poi: i brevetti Tesla sono resi "open source". E l'America è coperta di stazioni di ricarica Tesla. Che aumenteranno. Gratis per i proprietari, per sempre. Accessibili a tutti. Chi ha fretta fa il cambio batteria. Grazie a un robot, in un minuto. Per circa ottanta dollari. Batterie delle quali Tesla diventerà produttrice. In una fabbrica che raddoppierà la produzione mondiale. Da sola. E con tutto questo Elon Musk non è un industriale. Piuttosto un visionario. Che accelera un futuro che, dice, avverrà con la Tesla o senza. Perchè i trattori vincono sui cavalli. Una BMW elettrica è come un nuovo telefonino. La Tesla è il primo Iphone. E l'auto tradizionale farà una scelta. Seguire la Samsung e prosperare, o la Nokia e sparire. Questa la visione. Poi: i petrolieri che faranno? Diventaranno filosofi?

Pubblicato in Sottoscala

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