C'è un "Venerdì" di Repubblica speciale. Esiste nella mia sola fantasia. In copertina c'è Taylor Wilson, uno sconosciuto importante. Ebbe quattordici minuti di visibilità abbagliante. Nel 2013, a diciannove anni, alla sua conferenza Ted. Parlando, in modo spiazzante, di energia nucleare. Quasi paragonando le centrali ai computer degli anni settanta. Dinosauri, sì, ma pronti. Per il salto tecnologico che poi fecero. E che il nucleare non fa, pur potendolo. Perchè?
A centinaia hanno percorso, e percorrono, milioni di chilometri. Accumulando una montagna di esperienza. Da cinquanta anni. Sono i motori dei sottomarini nucleari, mini centrali di fatto. Perché non produrli industrialmente? In una catena di montaggio che abbatta costi e tempi? Ci hanno pensato. Esistono almeno trentuno progetti. Tutti seri: dai disegni dettagliati ai prototipi pronti per le licenze... Nel 2013 Taylor Wilson ha parlato di questo In Italia, Patrizia Feletig ci ha scritto un articolo godibile su Repubblica. Poi niente. L'oblio. Su tutto, anche su Tayler Wilson. Cosa è successo? Perché?
Se la stupidità fosse un monumento sarebbe una torre. Alta 147 metri, affiancata da altre 175 identiche . Ognuna peserebbe trecento tonnellate. Assieme, occuperebbero più della metà del centro di Milano. "London Array", il nuovo impianto eolico inglese, è questo. Produce 600 Megawatt, ma solo se lo permette il vento. Ora pensiamo a un reattore nucleare "modulare". Sta in un container. Funziona in modo indipendente. In un impianto ce ne stanno dodici. Produce 540 Megawatt. Il progetto si chiama Nuscale. E' appoggiato da Bill Gates, e questo è il punto. Lo vede importante come il vaccino contro la malaria. Perché?
Però, però... Ci sono dei tecno-pettegolezzi. Dicono che costa come la cassaforte di Bulgari. Che ha tempi più lunghi di un ricorso al Tar. O, al contrario, che l'idea è buona ma pesta i piedi a troppi. Patrizia Feledig, Riccardo Staglinò, Riccardo Luna, Jaime d' Alessandro: perché non chiarite voi? Dicendoci cosa è successo a Taylor?