C'è un concetto che si intreccia con tutte le nostre storie. E' grande come un palazzo. Porta sulle spalle aspettative enormi. Si chiama 'open source'. E' il momento di conoscerlo. Immaginiamo una moneta antica. Passata da troppe mani. Il rilievo scompare. Difficile dire il valore. Meglio spiegare come funziona. Allora prendiamo un marciapiede. Su un lato un grattacielo in costruzione. Chiunque può entrare. Può posare anche un solo mattone. Il capocantiere è un software. Distribuisce il lavoro e controlla. Non è caotico. Se il mattone è messo bene il grattacielo cresce. Gli altri sono scartati. Tutto qua. Si raccoglie la ricchezza dispersa dei passanti. Questa è la sintesi estrema. Questo è Wikipedia. Una parte dell'open source. Torniamo al grattacielo. Alcuni passanti sono diversi. Sono professionisti. Non posano un mattone in modo banale. Ne posano mille in modo creativo. Ufficialmente gratis. In realtà il grattacielo è una vetrina. Ci si confronta.I bravi si fanno conoscere (vedete di cosa siamo capaci?). Una storia vecchia. Si chiama pubblicità. Bene per il grattacielo pubblico. Bene per loro. Guadagno solo dilazionato. Anche questo è open source. Questo è Linux. Non volontariato. Un modello di business alternativo. Eticamente neutro. Possibili bombe giocattolo open source. I puntini sulle i vanno messi!