lettera aperta alle “Iene”
Vi scrivo da un quartiere di Modena, non bellissimo giá dal nome: Sacca. Che potrebbe ricordare, a voi milanesi, la zona della Fondazione Prada. Anche qui c’è un rudere, come lo era la ex distilleria della fondazione. Ma il paragone finisce qui. A Milano hanno dipinto una sua cupola di oro, ristrutturato, costruito, inventato. Il risultato è un centro polivalente. Che tutto il mondo invidia. E tutto il quartiere intorno, come risultato, si è riqualificato. Un po’ per volta, ma con una visione chiara dal primo giorno. Visione che manca a Modena. Dove fanno l’esatto opposto. Portano l’intero centro logistico della Conad dentro il perimetro cittadino. Un po’ come se Prada, nell’ex distilleria, avesse impiantato magazzino e fabbrica. A Modena il Conad lo fará. Da una ex fabbrica ricaveranno un ecomostro. Cioè un magazzino alto trenta metri proprio sulla tangenziale. Poi stravolgono il traffico, con settecento camion al giorno, distruggono l’ unico parco…un disastro. Chi va alla polizia postale, partendo dal centro, non può più svoltare dentro. Fanno una rotatoria proprio davanti, disegnata da un robot, suppongo. Per farla corta: è il colpo di grazia ad un quartiere già zoppicante. L’esatto contrario dell‘amore che Renzo Piano invoca per le periferie. E, il tutto, spacciato come “riqualificazione’’. Che è la cosa che fa imbestialire. Un ristorante non può servire una merda e chiamarla capriccio tailandese. Tutti possono cambiare le etichette, ma una merda resta una merda.
È una storia sporca, che puzza di tangenti. Puzza di povertà culturale, di omertà, di stampa collusa (non tutta).
La puzza perfetta per voi delle Iene. Che potete raccogliere questo scandalo pieno di tossine, ben maturo sull‘albero. Per ricordare a tutti che la politica non è una fiaba. Che Golia vince su Davide, anche nei comuni che non ti aspetti. Ma che Davide, perdendo, vorrebbe aggiornare il “messaggio’’. Dal retorico “sulla barricata fino alla vittoria’’ al realistico “il culo te lo do ma lo paghi”.