Lettera a Concita De Gregorio e Federico Niola
Federico Niola è ideatore di Controfibra . Che è , era , una minuscola casa editrice. Specializzata in teatro. Scrive una lettera a Concita De Gregorio , su Repubblica. Dice che la crisi morde. Che , dopo sei anni di sacrifici, dovrà chiudere bottega. E che i ‘garantiti’ non dovrebbero esistere. Solo il talento e l’ impegno,dice, dovrebbero contare. Giusto , sul piano morale.
Il problema è che l’etica è un bisogno umano, che proiettiamo sulla realtà . Che esiste di suo. Un naufrago , in mare , può maledire la tempesta . Dire che non la merita. Ma poi e’ lui che deve farci i conti . Perché lei , la tempesta, non dialoga.
Ed esiste. Si chiama “quarta rivoluzione industriale “. E cambia, cambierá , tutto. A cominciare dalle ‘garanzie’. Perché i garantiti ci sono già . A cominciare dai burocrati . Si tratta di estendere la loro sicurezza a tutti , a pari diritto . A chi vende il pesce ea chi traduce Lacan . Perché tutti abbiamo un basilare diritto alla vita . In un mondo che sarà , più che diverso , irriconoscibile. Il ‘’reddito di cittadinanza’ infastidisce tanto , lo so . Ma parliamone. Poi.
Le case editrici che chiudono .Sono malinconiche . A volte come un Titanic . Ma che sbatte contro un iceberg ben visibile. E porta nell ‘abissso il catalogo . Cioè tutti i libri di tutti i loro autori. . Che nessuno leggerá più . A parte i privilegiati e i ‘pirati’. Perché non obbligare TUTTI gli editori a mettere TUTTI i cataloghi su Amazon Kindle ? Al diritto dei lettori chi ci pensa ?