Isabella Conti come Cristina Campagna ?

In  Italia, secondo l’Istat, ci sono stati , nel 2017, 174.933 incidenti , con  3.378 morti. Disgrazie tutte , o quasi, evitabili. Se fosse esistito il 5 G.  O meglio, se fosse stato operativo e maturo. Perché , alla fine, il 5 G è ( sarà ? ) anche questo : Il tassello che manca alla guida autonoma. Che  porterá  a casa , vivi, ragazzini ubriachi usciti dalla discoteca. Permetterá al malato di ricevere una operazione a cuore aperto . Da un robot,sí, ma pilotato oltre oceano. E poi l’internet delle cose  e  la favolosa, si spera,quarta rivoluzione industriale.Il limite è il cielo. Volevo ricordarlo a Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro. Che ha bloccato le nuove antenne . Come vorrebbe fare Cristina Campagna. Che ho incontrato per pochi minuti, settimane fa.

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E che é una donna piacente, di una mezza etá non drammatica. Ben piantata, con pochi grilli per la testa. Di sicuro lavora nel pubblico impiego. Forse in comune. Quasi la vedo, con la scrivania in ordine. Con sopra il cactus e le cornici dell’Ikea. Con le foto delle creature e dell’ omaccione con la barba. Raccoglieva firme a Bologna. Per bloccare le antenne del 5 G. Cosí,  come si bloccherebbe il virus dell ‘Ebola. E invece no, non è un virus.  Meglio vederlo come un  aereo. Mi spiego.

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La sicurezza assoluta non esiste. Ogni tecnologia ha pericoli. Sempre facciamo compromessi. Perché il guadagno, nel lungo termine, è enorme. Solo per questo. Una aereo di linea, se cade, equivale a una  bomba. Che facciamo, torniamo ai treni a vapore e alle navi ?

Il 5 G è come l’ aereo rispetto al treno. Apre un mondo, davvero, in un senso  preciso. Come aggiungere caglio al preparato di latte: nasce  il formaggio . Qui salta fuori  la ‘quarta rivoluzione industriale’’. Cioè  tante cose ora astratte che si concretizzano. A cominciare dall’intelligenza artificiale. A essa, o meglio alla ‘quarta rivoluzione” , hanno dedicato il  ‘’World economic forum’’ del 2016. Tra i grandi della Terra, a Davos. Sì, ma i rischi del 5 G ?

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Se ne è occupata Repubblica. Con un bilanciato articolo di Alessandra Longo, del 5 marzo 2019. A me basta. Il resto mi sembra tecno fobia. O meglio creare paure per fini elettorali. Parlare alla pancia. Che è una eterna tentazione come la pesca di frodo: a portata di mano, produttiva. Comoda come la polenta in busta. Ma è un gioco sporco. Padroneggiato dai No-Vax, da quelli delle ‘scie chimiche’, dagli antiabortisti di Verona con i feti di plastica. Care Isabella Conti e Cristina Campagna, vogliamo seguirli sul loro terreno? Bologna non ha problemi ambientali più importanti ? Vediamo.

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Ci sono ‘DUMBO ‘ e i ‘’Prati di Caprara”. Il primo è una ex area industriale, quasi grande come Porta Nuova  di Milano.Cioé immensa. Il secondo un miracoloso polmone verde. Finiranno sprecati. Dumbo chiusa al pubblico, con eventi tipo sagre, strombazzati sui giornali.E basta. Il parco finirá lottizzato, con delle banali palazzine e i giardinetti. Scommettiamo ? E dire che , a DUMBO, in un suo angolino, ci starebbe l’intero studentato di Amsterdam. Con migliaia di posti, per studenti ma non solo. Fatto di container riciclati, trasportabili e riutilizzabili. Chissá cosa farebbe Milano con un posto cosí. Finirá  con operazioni di facciata e chiacchere.

Uno spreco enorme, nella totale indifferenza. Di tutti, anche del collettivo ‘Link”.

E non ci sará nessuna raccolta di firme . Scommettiamo ?